Nikolai Kapustin – Preludio Op.40 (arr. Ilario Maggi)
Ho scoperto questo pianista durante il mio ultimo anno di biennio di chitarra al conservatorio. Mi sono subito innamorato del suo stile e della padronanza sullo strumento tanto da volerlo approfondire e renderlo più accessibile per chitarra.
La particolarità di Kapustin, da un mio personale punto di vista, sta nel suo modo di concepire lo spazio all’interno del pentagramma. Essendo un musicista
del ‘900, ha un metodo compositivo che richiama le sonorità jazzistiche (nelle pagine che seguono infatti potrai trovare accordi di settima maggiore, minore, accordi sospesi, armonie quartali ed anche una buona dose di sperimentazione moderna tipica di questo secolo).
L’aspetto affascinante per me sta che compone i brani come se fossero standard, dividendo la partitura in esposizione tematica, improvvisazione scritta e ripresa.
Nella prima sezione, il tema ricopre le prime 39 battute, seguito da un pickup a battuta 40 che lancia il solo da battuta 41.
Sebbene si tratti di un’improvvisazione scritta, il linguaggio è molto attinente alla tradizione.
Essendo una trasposizione dal pianoforte ad una formazione flauto-chitarra, ovviamente ho fatto degli ‘aggiustamenti’ per quanto riguarda i limiti di estensione strumentali.
All’interno ho utilizzato alcuni simboli non convenzionali che è bene confrontare prima di imbattersi con la lettura dello spartito.
Il glissato tra una nota ed un’altra è puramente per segnalare di ‘scivolare’ il dito (o le dita) della mano sinistra per mantenere un corretto legame armonico e per facilitare la suonabilità.
Il testo non presenta glissati musicali, pertanto ogni volta che compare questo segno / nella parte di chitarra, sta sottintendendo uno scivolamento di dita della mano sinistra; * : Questi tre asterischi li ho inseriti per indicare la tecnica del barré eseguita con il dito mignolo della mano sinistra.
In alcuni manuali di tecnica chitarristica, si trovano degli esercizi per rinforzare il barré di mignolo (vedi “metodo per chitarra” di Mario Gangi) supportati da tablatura, in questo caso. Di nuovo, ovviamente, se in fase di studio dovessi riuscire a trovare una tecnica o diteggiatura diversa per arginare una difficoltà, o passaggio in dubbio, usa gli espedienti che meglio credi.
Buon Lavoro!